mercoledì 21 novembre 2007
Percorso nella natura
L’occhio prende di mira un paesaggio: magari uno squarcio di bosco con gli alberi che s'accostano uno all'altro. Poi ecco che sopravviene una compressione della retina, la mano si posa sulla palpebra: e alla visione esterna ne sopravviene una interna. È la sensazione luminosa che gli scienziati chiamano fosfene. Tutto si mescola, diventa ora splendente e ora opaco; e i colori, mescolandosi, sembrano fondersi tra loro. Questo fenomeno tipicamente ottico è riportato in pittura da Maurizio Fontanella .I suoi quadri nascono si dalla visione di un paesaggio, ma nel contempo tendono a diventare, se non astratti, almeno vagamente allusivi. L'immagine appare sfocata; e quel bosco denso di verzura si compatta in una trasfigurazione di colori che si fanno luce. Tutto si muove, si sgrana dolcemente, si scioglie nella dimensione sfocata della fantasia.
Fontanella si dimostra subito un pittore istintivo, che rifiuta ogni culturalizzazione forzata. Esce cioè dagli schemi e dalle convenzioni.
PAOLO RIZZI
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
veramente un bel blog, piacevole da scorrere e pieno di quadri interessanti!
Beatrice
Posta un commento